UCCIDE MOGLIE, POI TENTA DI IMPICCARSI
VENEZIA - Ha tentato di impiccarsi l' uxoricida trevigiano che ora è piantonato all'ospedale di Mestre (Venezia). Il fatto è accaduto a Marocco di Mogliano (Treviso). L'uomo, un commerciante all'ingrosso di tessuti avrebbe preparato il cappio alcune ore dopo aver ucciso la moglie. L'uxoricidio sarebbe avvenuto dopo l'ennesina lite che è poi degenerata. La coppia pare fosse da tempo in crisi. La donna è stata trovata nella camera da letto. Era vestita con il pigiama. Anche l'uomo indossava il pigiama. Così l'hanno trovato gli agenti quando sono entrati nell'appartamento a Marocco di Mogliano. L'uxoricida ha messo una barra in ferro nello sfiatatoio della cucina, ha legato un cappio fatto con un cordino bianco e dopo esserselo messo attorno al collo si è lasciato andare. Provvidenziale l'intervento della polizia che ha salvato l'uomo da morte sicura. A chiamare gli agenti è stato un parente della coppia al quale l'uomo aveva telefonato raccontandogli l'accaduto. Sul posto con il pm trevigiano Giovanni Valmassoi ci sono il capo della squadra mobile di Treviso Riccardo Tumminnia e il vice capo della 'mobile' di Venezia Daniele Calenda.
VENEZIA - Ha tentato di impiccarsi l' uxoricida trevigiano che ora è piantonato all'ospedale di Mestre (Venezia). Il fatto è accaduto a Marocco di Mogliano (Treviso). L'uomo, un commerciante all'ingrosso di tessuti avrebbe preparato il cappio alcune ore dopo aver ucciso la moglie. L'uxoricidio sarebbe avvenuto dopo l'ennesina lite che è poi degenerata. La coppia pare fosse da tempo in crisi. La donna è stata trovata nella camera da letto. Era vestita con il pigiama. Anche l'uomo indossava il pigiama. Così l'hanno trovato gli agenti quando sono entrati nell'appartamento a Marocco di Mogliano. L'uxoricida ha messo una barra in ferro nello sfiatatoio della cucina, ha legato un cappio fatto con un cordino bianco e dopo esserselo messo attorno al collo si è lasciato andare. Provvidenziale l'intervento della polizia che ha salvato l'uomo da morte sicura. A chiamare gli agenti è stato un parente della coppia al quale l'uomo aveva telefonato raccontandogli l'accaduto. Sul posto con il pm trevigiano Giovanni Valmassoi ci sono il capo della squadra mobile di Treviso Riccardo Tumminnia e il vice capo della 'mobile' di Venezia Daniele Calenda.