ancoratu

Nel suo mondo ci entri se hai il cuore, basta voltarsi e ridere, basta voltarsi e scusarsi, basta voltarsi. Capire che è semplice e determinata, smaniosa di vivere, rara amica, tipica perfezione di imperfezione umana. Non c’è ragione per non darle l’anima. Io l’ho vista scendere e poi risalire le pareti dei giorni più duri, aspettando e ritrovando il suo tempo, l’ho vista abbassare lo sguardo alle stelle per non emozionarsi, l’ho vista aver paura del buio e chiudere gli occhi per continuare a vedere. L’ho vista afferrare la situazione e dargli una stranita, eppure, l’ho vista anche mentre non riusciva a dire “no”, un semplice “no” nemmeno scuotendo la testa. L’ho vista tanto distante da non ritrovare più il segno della pagina che le stavo leggendo e l’ho vista tanto vicina da attraversarmi. Serra i pugni, si difende. Riabilita la lealtà, la dignità e ti riconquista, come una terra persa ti sconfina dentro e ti disarma. Non è una catena, non è una trappola, non è un dovere, è un bene fortemente vissuto. Accatastò tutti i sogni e ne fece un falò: così la notai. Stava con la faccia contro il muro, le spalle curve e le braccia conserte. Singhiozzava, mi parlava di voglia di libertà, con il coraggio delle proprie idee ma persa nella paura di crederci ancora. Anche la notte si rassegnò a malincuore. Guardami, sono ancora qui e non riesco a trovare l’uscita da questa stanza. Ti guardo crescere, ti sento vivere. Attenderò insieme a te una spinta, un interesse, una volontà per non perderci il finale, qualunque esso sia

bello........