OCCHIdiGATTO

Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.
OCCHIdiGATTO

SONO PRONTE A RUBARE.......SOLO COSE ASSAI RARE!!


3 partecipanti

    TERREMOTO IN ABRUZZO

    chica
    chica
    Admin
    Admin


    Numero di messaggi : 4594
    Età : 49
    Località : napoli
    Punti : 1480
    Data d'iscrizione : 30.12.08

    TERREMOTO IN ABRUZZO Empty TERREMOTO IN ABRUZZO

    Messaggio  chica Mer Apr 08, 2009 9:56 pm

    Colpita in particolare L'Aquila. Onna, un paese cancellato dalle mappe
    Terremoto in Abruzzo: oltre 150 morti
    I feriti sono 1.500, 70 mila gli sfollati
    Sisma di 5,8 gradi Richter alle 3,32 di lunedì. Nuova scossa di 4,5 gradi all'1.15 del giorno dopo
    L'AQUILA - Più di centocinquanta morti e circa duecentocinquanta i dispersi: questo il bilancio ancora provvisorio (diffuso da fonti ospedaliere) del terremoto che nella notte tra domenica e lunedì ha colpito l'Abruzzo. Anche la Protezione civile, che in un crescendo durato tutta la giornata ha dovuto via via ritoccare quello che assomiglia sempre di più a un bollettino di guerra, ha confermato queste stime. Al termine della giornata di lunedì erano 100 le persone estratte vive dalle macerie degli edifici, mentre i morti identificati sono 98, secondo fonti dei soccorritori. Le prime notizie, all'alba, parlavano di una quindicina di persone decedute. Ma è stato subito chiaro che il numero era destinato a crescere con il passare delle ore e con la rimozione delle macerie sotto cui sono rimaste sepolte centinaia di persone sorprese nel sonno.

    SCOSSA NELLA NOTTE - La scossa principale, di 5,8 gradi della scala Richter, si è registrata attorno alle 3,30. L'epicentro è stato individuato a una decina di chilometri dall'Aquila. Il sisma è stato avvertito in tutto il centro-sud d'Italia, dalla Romagna a Napoli. Oltre ai morti e ai dispersi, i feriti sono circa 1.500 e si calcola che siano almeno 70 mila gli sfollati, intere famiglie costrette ad allontanarsi dalle proprie abitazioni. Una prima stima parla di 10-15 mila edifici danneggiati con pesanti danni al patrimonio storico e artistico della regione. Franco Barberi, presidente onorario della Commissione nazionale grandi rischi, fa sapere che nei prossimi mesi «è poco probabile che si verifichino scosse di grande energia, ma non lo possiamo escludere». Dopo quella devastante della notte, ha aggiunto Barberi, «si sono registrate circa 200 repliche, la maggior parte di piccola magnitudo».

    L'ULTIMA SCOSSA - Per tutta la giornata di lunedì sono state oltre duecento le scosse susseguitesi nell'Aquilano. Alle 23.57, come ha resto noto il dipartimento della Protezione Civile, se ne è registrata una di magnitudo 3,8 della scala Richter con epicentro nei comuni dell'Aquila, Pizzoli, Barreto e Scoppitto. La scossa è stata nettamente avvertita dalla popolazione e dagli stessi soccorritori, impegnati a scavare tra le macerie. E ancora una forte scossa sismica, di magnitudo 4,5, è stata registrata alle 01,15 di martedì dalla strumentazione dell'Ingv e della Sala Situazione Italia della Protezione Civile.

    STATO DI EMERGENZA - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha firmato lo stato d'emergenza (mobilitando esercito, aeronautica e carabinieri) e ha affidato la gestione a Guido Bertolaso, ha annullato la prevista visita ufficiale a Mosca e si è subito recato all'Aquila insieme ai ministri dell'Interno, Roberto Maroni, e delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli. Il capo della Protezione civile, che è giunto in Abruzzo nelle prime ore dopo il sisma, ha parlato di una «situazione drammatica, la peggiore tragedia di questo inizio millenio». Dopo l'arrivo all'Aquila, Berlusconi ha tenuto una prima conferenza stampa per fare il punto sulla situazione. «In volo ho visto che dovunque c'è un crollo, c'è qualcuno che aiuta. Nessuno sarà lasciato solo», ha detto il presidente del Consiglio, annunciando tra l'altro l'immediato stanziamento di fondi per fare fronte all'emergenza.

    IL PAPA E IL PRESIDENTE - Sia Benedetto XVI sia il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, hanno inviato messaggi di solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto. E lo stesso hanno fatto i capi di Stato e di governo delle altre nazioni. La notizia ha immediatamente fatto il giro del mondo ed è stata riportata in apertura da tutti i principali siti di informazione internazionali. Velocissimi anche i messaggi e le testimonianze giunti via web.

    «IMPOSSIBILE PREVENIRE» - Il terremoto è avvenuto alle 3,32 di lunedì notte alla profondità di 8,8 km. Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, ha dichiarato che un sisma di 5,8 gradi Richter è considerato «moderato, con un'intensità 30 volte inferiore a quella che nel 1980 devastò l'Irpinia». L'Abruzzo, che è situato in una delle zone a maggiore rischio sismico della penisola, è interessato da uno sciame di terremoti iniziato lo scorso 16 gennaio con centinaia di scosse e con la Protezione civile che da tre mesi tranquillizza la popolazione sui rischi di un sisma distruttivo. Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha dichiarato che era impossibile prevedere il terremoto, ma già infuriano le polemiche per la messa in guardia della scorsa settimana su un'imminente scossa del ricercatore Giuliani, poi indagato per procurato allarme.

    CENTRI URBANI DEVASTATI- Centinaia gli edifici crollati completamente o in parte, migliaia quelli lesionati e inagibili. «Il centro storico di L'Aquila è devastato, e anche le case nuove ci vorrà tempo per controllare tutti gli edifici. Quasi tutta la città è inagibile», ha detto il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente. Gli sfollati potrebbero essere 45-50 mila solo all'Aquila, e altrettanti in provincia. I soccorsi sono resi difficili dalle continue scosse di assestamento che rischiano di far crollare gli edifici danneggiati e dal fatto che la prefettura, dalla quale si dovevano coordinare i soccorsi, è interamente distrutta. Anche la sede della provincia e altri uffici regionali sono pesantemente compromessi. Il sindaco dell'Aquila ha invitato i cittadini «a lasciare immediatamente il centro storico, perché anche le case non crollate possono essere gravemente lesionate». Uno degli edifici maggiormente danneggiati del capoluogo era stato la Casa dello studente: si temeva che vi fossero molte vittime, invece nel pomeriggio è arrivata la notizia che sei ragazzi sono stati estratti vivi dalle macerie della palazzina.

    GLI ALTRI COMUNI - Anche dai paesi vicini al capoluogo arrivano notizie di vittime e danni ingenti. Una delle situazioni più drammatiche è a Onna, dove il 50% delle case è crollato e l'altro 50% è danneggiato. Il presidente della provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane, ha dichiarato che a Onna ci sono venti morti accertati e almeno 40 persone sotto le macerie. «Onna è un paese di anziani - ha detto Pezzopane -. Se non arrivano i figli a dire chi è scomparso, magari nemmeno lo si viene a sapere». A Fossa ci sono 4 morti: un bambino russo di 3 anni e tre anziani. A Paganica è deceduta la badessa del convento di Santa Chiara ed è in allestimento un campo per 2 mila persone. A Villa S.Angelo si registrano otto vittime e nove dispersi. Diversi edifici lesionati anche a Sulmona e a Castel di Sangro, dove però non risultano feriti. Inagibile il tribunale di Avezzano. Secondo la Protezione civile, oltre a L’Aquila, i Comuni più colpiti dal sisma sono: San Demetrio, Pizzoli, Rocca di Mezzo, Paganica, Fossa, Villa Sant’Angelo (90% degli edifici crollati), San Gregorio, Poggio Picenza, Onna, San Pio, Barrile, Ocre, Rovere, Rocca di Cambio, Pianola, Poggio di Roio, Tempera, Camarda. Particolarmente colpito il patrimonio artistico e storico dell'Abruzzo.

    LA MACCHINA DEI SOCCORSI - Già alle prime luci dell'alba la situazione nel capoluogo si è presentata drammatica. A metà mattinata c'erano ancora cadaveri estratti dalle macerie e adagiati in terra coperti da un lenzuolo. Per le strade vagavano centinaia di persone in stato di choc, molte con coperte sulle spalle, altre ancora in pigiama. La Protezione civile ha diramato nel primo pomeriggio la lista dei luoghi dove i senzatetto possono recarsi: caserma Rossi, gli stadi Fattori e Acquasanta, al campo sportivo di Centicolella e in piazza d'Armi, dove si stanno allestendo le tendopoli. Ma le persone uscite in strada in quanto temevano crolli per le scosse di assestamento se fossero restate nei loro edifici lesionati, hanno nelle prime ore ostacolato la gestione organizzata dei soccorsi. All'ospedale (rimasto senza acqua potabile e dichiarato inagibile al 90%) si sono effettuati i primi interventi in piena emergenza. Un ospedale da campo è in arrivo dalle Marche. I feriti più gravi sono stati trasferiti in elicottero in altri ospedali abruzzesi, a Rieti e a Roma. Maroni ha annunciato che sono in arrivo all'Aquila 1.500 vigili del fuoco, cento poliziotti e cento carabinieri da varie parti d'Italia.

    SFOLLATI E FERITI - Per gli sfollati sono state allestite 13 aree attrezzate e ci sono a disposizione 15.000 posti negli hotel sulla costa abruzzese e 5.000 posti nelle tendopoli. Ripari di fortuna sono stati realizzati grazie anche alle carrozze con cuccette messe a disposizione da Trenitalia. Sono stati distribuiti 25.000 pasti caldi. I pullman messi a disposizione per trasferire le persone negli alberghi sono stati però poco utilizzati, tanto che nella tarda serata di lunedì ne sono partiti non più di dieci da tutti i comuni colpiti. Maroni ha assicurato che «gli sfollati saranno tutti sistemati in tempi rapidi».
    Il ministro dell'Interno ha poi spiegato che non ci sono problemi per i feriti: «I posti sono sufficienti, quelli gravi sono stati già evacuati». In serata, a complicare ulteriormente la situazione per quanti sono costretti a dormire fuori casa, è arrivata pure la pioggia in diverse zone della regione. La Protezione civile, insieme ai volontari della Croce Rossa e con le Forze dell’ordine, è riuscita al momento a mettere sotto le tende del Ministero dell’Interno - sette posti per struttura - tutti i feriti, gli anziani non autosufficienti e i bambini. E’ alto il rischio, vedendo le file, del maggiore accampamento dell’Aquila, che ci possa essere una insufficienza di tende per tutti gli sfollati. Intorno alle 20 le tendopoli in fase di costruzione erano quattro, due alle porte dell’Aquila, nella piana, una in piazza del Duomo allestita dall’esercito, e un’altra appena fuori città. Il buio ha rallentato di molto, se non completamente paralizzato, i tentativi di salvataggio dei dispersi sotto le macerie. La situazione è drammatica.
    chica
    chica
    Admin
    Admin


    Numero di messaggi : 4594
    Età : 49
    Località : napoli
    Punti : 1480
    Data d'iscrizione : 30.12.08

    TERREMOTO IN ABRUZZO Empty Re: TERREMOTO IN ABRUZZO

    Messaggio  chica Mer Apr 08, 2009 9:57 pm

    DANNI IN ALTRE ZONE - Crolli di cornicioni e lesioni vengono segnalati anche in provincia di Pescara, ma non si evidenziano feriti. Una palazzina con gravi lesioni è stata evacuata a Sora, in provincia di Frosinone. Danni anche in alcuni centri della provincia di Rieti. Un ferito a Palena, in provincia di Chieti, dove un uomo si è lanciato per la paura dal terzo piano.

    EDIFICI PUBBLICI E COLLEGAMENTI - La rete della telefonia mobile e fissa nelle zone colpite dal terremoto è stata rimessa in funzione. L'80% delle 15 mila utenze di energia elettrica saltate è stata ripristinata già entro le 9. Le linee ferroviarie principali sono tutte operative, mentre sono in atto gli accertamenti sulle linee regionali. In corso verifiche sui tratti autostradali, alcuni dei quali sono stati chiusi. In corso lavori di riparazione sugli acquedotti nel Teramano e a Pescara. Chiuse le scuole: «Prima di riaprirle faremo molti accertamenti», ha detto il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini. Le carceri hanno invece «complessivamente tenuto», ha dichiarato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano.

    OFFERTE DI AIUTO - Oltre che da tutte le regioni italiane, offerte di aiuto sono arrivate da molti Paesi e dalla Commissione europea. «In questo momento possiamo dire che la macchina italiana è perfettamente in grado di far fronte alle esigenze», ha detto Agostino Miozzo, dirigente della Protezione civile. «Se nel corso delle operazioni dovessimo avere problemi, i nostri amici sarebbero pronti a intervenire». Ferdinando Nelli Feroci, rappresentante italiano presso l'Ue, ha dichiarato che Roma ha chiesto l'intervento del fondo europeo di solidarietà per le catastrofi naturali.

    ARRESTI PER SCIACALLAGGIO - Infine si registrano anche i primi arresti per sciacallaggio all'Aquila, annunciati dal capo della polizia, Antonio Manganelli: «Ho appena visto arrivare nella tendopoli adibita a questura degli arrestati che sono stati sorpresi mentre rubavano nelle case che erano state lasciate vuote».
    chica
    chica
    Admin
    Admin


    Numero di messaggi : 4594
    Età : 49
    Località : napoli
    Punti : 1480
    Data d'iscrizione : 30.12.08

    TERREMOTO IN ABRUZZO Empty Re: TERREMOTO IN ABRUZZO

    Messaggio  chica Mer Apr 08, 2009 9:59 pm

    MI STANNO TORNANDO IN MENTE TANTI MOMENTI DELLA MIA INFANZIA ......è UNA TRAGEDIA !!!
    Deaelektra
    Deaelektra
    affezionato del forum
    affezionato del forum


    Numero di messaggi : 1967
    Età : 46
    Località : Brindisi/Modena
    Punti : 211
    Data d'iscrizione : 31.12.08

    TERREMOTO IN ABRUZZO Empty Re: TERREMOTO IN ABRUZZO

    Messaggio  Deaelektra Mer Apr 08, 2009 10:16 pm

    Le vittime finora accertate del terremoto in Abruzzo sono 272, di cui sei in corso di identificazione. Lo si apprende dai carabinieri.


    continua a salire il numero delle vittime... e ancora ci sono dispersi.. sembra una zona di guerra .. che brutte cose!!!
    chica
    chica
    Admin
    Admin


    Numero di messaggi : 4594
    Età : 49
    Località : napoli
    Punti : 1480
    Data d'iscrizione : 30.12.08

    TERREMOTO IN ABRUZZO Empty Re: TERREMOTO IN ABRUZZO

    Messaggio  chica Gio Apr 09, 2009 11:31 am

    FORTI SCOSSE NELLA NOTTE, I MORTI SONO 278


    L'AQUILA - Ancora una notte di paura e di angoscia per le popolazioni dell'Abruzzo aquilano, già sconvolte dal violento terremoto della notte tra domenica e lunedì. Due forti scosse si sono infatti verificate alle 00,55, di magnitudo 4.3, e alle 2.52, con magnitudo 5.2, con epicentro L'Aquila, Pizzoli e Barete. Poi una terza replica, della stessa intensità circa della prima, alle 5.14. Il fronte del terremoto si sta quindi spostando più a nord ed i geologi stanno ora cercando di interpretare questo fenomeno e di capirne la portata. Le ultime scosse hanno causato comunque soltanto ulteriori crolli nelle zone più colpite, ma non si hanno segnalazioni di persone coinvolte. Anche perché, ormai, le case sono tutte abbandonate e le persone hanno trovato sistemazione o nelle tendopoli o negli alberghi lungo la costa.

    Sono stati recuperati dai Vigili del Fuoco i corpi anche degli altri due giovani che figuravano tra i dispersi nel crollo della Casa dello studente all'Aquila. Il bilancio provvisorio delle vittime accertate sale così a 278. Si tratta dei cadaveri di un ragazzo e di una ragazza, gli ultimi che mancavano all'appello, almeno in base alle segnalazioni giunte. Ieri sera, poco dopo la mezzanotte, erano stati trovati i corpi di due dei quattro ragazzi che figuravano tra i dispersi. Gli altri due cadaveri sono stati estratti alle 3 quello della ragazzo e alle 6 quello del ragazzo. I corpi sono stati trasferiti nella Scuola per ispettori della Guardia di Finanza dell'Aquila per i riconoscimenti. Tuttavia, hanno comunicato i Vigili del Fuoco, si continuerà a scavare poiché al momento non può essere esclusa la presenza di altri corpi sotto le macerie della Casa dello Studente.

    Per questa mattina è attesa la visita del presidente Napolitano, mentre per domani mattina sono confermati i funerali di stato per le vittime nel piazzale della Caserma della Scuola della Guardia di Finanza all'Aquila.


    BERLUSCONI: L'AQUILA UNA CITTA FANTASMA
    (dell'inviato Federico Garimberti)
    L'AQUILA - Attonito e sgomento fra le macerie di una "città fantasma". Silvio Berlusconi tocca con mano i drammi provocati dal terremoto in Abruzzo e, al termine di un lungo sopralluogo al centro dell'Aquila, riconosce che quanto ha visto è "molto peggio" di quanto aveva immaginato. Per il terzo giorno consecutivo, il presidente del Consiglio atterra con l'elicottero dell'aviazione militare al piccolo aeroporto a pochi chilometri dal centro del capoluogo abruzzese. Davanti ai giornalisti snocciola il nuovo tragico bilancio del terremoto: morti, feriti, sfollati. Poi, difende l'idea di costruire una 'new town' sottolineando però che il centro storico non sarà toccato. Propone di dividere la ricostruzione in 100 progetti da affidare alle province in modo che in caso di mancati risultati i responsabili siano sottoposti al pubblico ludibrio. Ma è contro il fenomeno dello sciacallaggio che il premier si scaglia annunciando, a fianco dei ministri Angelino Alfano (Giustizia) e Ignazio La Russa (Difesa), di voler varare nuove norme "molto più severe" contro chi si macchia di un "disvalore morale assoluto". Sono loro, aggiunge che impediscono alla gente di lasciare le case, anche a rischio della loro incolumità, per andare negli alberghi messi a disposizione dal governo sulla costa.

    Ecco perché è sua intenzione dispiegare anche l'esercito per blindare la città e non permettere l'accesso a nessuno al di fuori dei soccorritori. Il Cavaliere, dopo aver annunciato di aver trovato 16 milioni di euro di fondi per ricostruire la Casa dello studente, si concede una battuta: "In questa emergenza ho battuto un altro record: non dormo da 44 ore, un buon risultato per uno come me che ha 35 anni", dice sostenendo che "anche in tragedie come queste bisogna saper sorridere". Ma l'ottimismo lascia il posto allo sgomento non appena raggiunge per la prima volta il cuore della città colpita dal terremoto. La prima tappa è proprio davanti alla Casa dello studente dove almeno una decina di ragazzi hanno perso la vita divenuta uno dei simboli della tragedia. Al presidente del Consiglio viene immediatamente dato un casco dei vigili del fuoco che lui indossa con disinvoltura, ascoltando con attenzione anche dettagli tecnici che gli vengono raccontati da Sergio Basti, direttore centrale per l'emergenza dei vigili del fuoco. Il funzionario lo informa che a pochi metri da li ieri sera alle 23 una ragazza è stata estratta viva e il premier si informa sul suo stato di salute. Chiede dettagli sulle crepe a forma di 'X' che secondo gli esperti, indicano le lesioni più gravi ai palazzi. A pochi metri di distanza l'incontro più toccante: è un'anziana signora che gli si avvicina e urlando dal dolore, gli chiede aiuto. "Non ho più nulla, nemmeno i denti", gli dice la donna prendendo le mani del premier. Lui cerca di farle coraggio dicendole che "l'Italia sta rispondendo" e che il governo "non lascerà indietro nessuno".

    Prosegue il sopralluogo con accanto Alfano, il governatore Gianni Chiodi e il sottosegretario Paolo Bonaiuti. "La ricostruzione sarà lunga", osserva constatando i danni agli edifici ed in particolare a quelli storici. Si complimenta più volte con i soccorritori che "hanno rischiato la vita" e di cui "l'Italia deve essere orgogliosa". Quando arriva a piazza Duomo l'impatto è ancora più forte: "Sono stato qui per le elezioni; dobbiamo reagire a questa immane tragedia, purtroppo questa è diventata una città fantasma". Parla della difficoltà di ricostruire i palazzi più antichi, mentre per paesini intorno sarà più facile fare "piazza pulita" e "ricostruire tutto daccapo". Si tratta comunque di un lavoro "veramente improbo" e su cui nessuno può fare previsioni circa i tempi anche perché, aggiunge, "da genitore non porterei mai più la mia famiglia dentro una casa anche se gli esperti mi dicessero che si può riparare". La preoccupazione più grande, però, è che si evitino nuove vittime. Arrivato a corso Vittorio Emanuele, infatti, gli indicano un angolo di un palazzo pericolante. "Dite ai ragazzi che non sono pratici di stare attenti perché se arriva un'altra scossa viene giù tutto e ci dicono che ne verranno ancora", si sincera con i responsabili. Infine, dopo aver ribadito che tornerà ancora, riconosce che la situazione è "molto peggio di quanto si pensasse" e che dal sopralluogo in elicottero non si era reso conto di quanto la distruzione fosse "generale" ed indiscriminata
    chica
    chica
    Admin
    Admin


    Numero di messaggi : 4594
    Età : 49
    Località : napoli
    Punti : 1480
    Data d'iscrizione : 30.12.08

    TERREMOTO IN ABRUZZO Empty Re: TERREMOTO IN ABRUZZO

    Messaggio  chica Gio Apr 09, 2009 7:42 pm

    TERREMOTO, NAPOLITANO: OCCORRE ESAME DI COSCIENZA

    L'AQUILA - Di fronte allo spettacolo di edifici di recente costruzione, distrutti dal terremoto e che hanno provocato tante vittime, Giorgio Napolitano dice: "Deve esserci un esame di coscienza senza discriminanti né coloriture politiche, riguardo a chi ha avuto responsabilità. Nessuno in questi casi dovrebbe chiudere gli occhi".

    "Bisogna vedere - ha aggiunto Napolitano - come sia potuto accadere che non siano state attivate indispensabili norme, che erano state tradotte in legge e chiedersi anche come non siano scattati i necessari controlli. Nessuno in questi casi nessuno dovrebbe chiudere gli occhi. Né chi vende, né chi acquista un immobile. Ma al di là delle responsabilità, bisogna decidere - ha sottolineato il presidente della Repubblica - cosa è possibile fare, affinché tutto ciò non accada mai più. E questo si può fare non con profezie o impossibili previsioni dei terremoti, ma rendendo sicuri gli edifici, anche quelli più antichi".

    Anche sul terremoto bisogna parlare il linguaggio della verità, dice Giorgio Napolitano, che vede "irresponsabilità diffuse" di fronte alla tragedia di edifici antisismici ugualmente crollati travolgendo vite umane. Il capo dello Stato cita la frase di "un'esponente dell'opposizione" che ha detto "nessuno è senza colpe". "Credo che abbia ragione", commenta.
    Napolitano chiede "un esame di coscienza" che superi le preferenze politiche di ognuno "riguardo a chi ha avuto ragione e chi ha avuto torto o responsabilità in queste cose". L'esponente dell'opposizione che dice "nessuno è senza colpa", commenta Napolitano "é uno che di solito non è incline a fare affermazioni di questo genere". Lo dice come un'annotazione incoraggiante. "Qui non si tratta di liberarsi di ogni responsabilità ma - spiega il capo dello Stato - di capire veramente come sia potuto accadere che non ci sia stata l'attivazione indispensabile di norme di prevenzione che erano state tradotte in legge, o che ci sia stato un difetto nei controlli previsti. Sono irresponsabilità diffuse dei soggetti che in definitiva sono coinvolti nella costruzione di un palazzo o nell'acquisto di una casa. Nessuno in questi casi dovrebbe chiudere gli occhi. Né chi costruisce, né chi acquista, né chi è chiamato a fare i controlli". "E' necessario un esame di coscienza - ribadisce Napolitano - per capire cosa è indispensabile e urgente fare perché mai più ciò accada non affidandosi a profezie o previsioni impossibili ma rendendo sicuri gli edifici di nuova costruzione e anche quelli più antichi".

    "Quella che forse mi resterà più impressa dopo questa visita credo sia l'immagine di quella strada di Onna che il sisma ha praticamente disintegrato". Così si è espresso il presidente della Repubblica dopo la sua breve visita nelle zone più colpite dal sisma. "Lì - ha aggiunto Napolitano - non era questione di cemento o di solidità delle strutture: lì si era esposti alla forza brutale della natura". Il capo dello Stato ha concluso poi che porterà con sé anche l'immagine "di tutti quei volti di persone che hanno perso la casa, i familiari e soprattutto di quelli che hanno perso i loro bambini".

    Napolitano esprime soddisfazione, "una soddisfazione che inorgoglisce il nostro Paese", rispetto ai soccorsi e agli interventi per assicurare una prima sistemazione agli sfollati del terremoto. "Si è fatto moltissimo, con questo "molto singolare e molto italiano sistema di Protezione civile, che somma soccorritori che appartengono ai corpi dello Stato e volontari". Ma bisogna anche pensare, aggiunge, al dopo, e anche a un dopo successivo. Il "dopo" riguarda la creazione, come si è fatto in occasione di altri terremoti, di alloggi provvisori ma più accoglienti delle tende, in attesa che si ricostruiscano le case che si potranno ricostruire. Perché, sottolinea il capo dello Stato, c'é anche da valutare la situazione di chi non potrà più tornare nella casa che abitava. Ma queste valutazioni, aggiunge, bisognerà farle ancora dopo. "Verrà il tempo per determinare, sulla base di valutazioni concrete e aggiornate, l'orientamento su cosa fare per questo, per maturare un orientamento che oggi sarebbe prematuro annunciare. Oggi dobbiamo solo dire che ci deve essere continuità di impegno da parte dello Stato. Molte delle persone che ho incontrato oggi mi hanno detto: 'Non dimenticateci'. Il mio impegno è questo. Bisogna continuare con lo stesso slancio di questi giorni e trovando le risorse finanziarie necessarie".

    Al termine della visita nelle zone terremotate dell'Abruzzo Napolitano si dice "molto colpito" da tutto ciò che ha visto. "Ogni immagine resterà impressa nella mia mente". In particolare, il capo dello Stato parla con "ammirazione" dello sforzo sinergico per i soccorsi, che ha visto sommarsi l'intervento dello Stato centrale con quello delle Regioni e dei Comuni. E anche delle organizzazioni volontarie. La stessa ammirazione, Napolitano la esprime verso la popolazione ricoverata nelle tendopoli: "Ho visto una grande dignità, compostezza e spirito di adattamento. Molti si sono espressi dicendo 'Siamo vivi!', un'espressione che dice l'apprezzamento per aver avuta salva la vita, una consapevolezza che fa accettare tutti i sacrifici necessari per tornare alla normalità". In particolare, Napolitano ha parlato del triste spettacolo della devastazione del borgo di Onna, dove le case si sono sbriciolate e ha trovato la morte il 20-30% degli abitanti. "Lì non c'entra nulla il cemento. Quelle erano povere case contadine, esposte alla furia della natura". "Tra le cose che ricorderò - conclude - c'é la voce di chi mi ha parlato dei suoi cari rimasti sotto le macerie".
    susy
    susy
    neonato del forum


    Numero di messaggi : 324
    Età : 50
    Località : modena
    Punti : 284
    Data d'iscrizione : 05.03.09

    TERREMOTO IN ABRUZZO Empty Re: TERREMOTO IN ABRUZZO

    Messaggio  susy Sab Apr 11, 2009 2:25 am

    povera gente!!!
    chica
    chica
    Admin
    Admin


    Numero di messaggi : 4594
    Età : 49
    Località : napoli
    Punti : 1480
    Data d'iscrizione : 30.12.08

    TERREMOTO IN ABRUZZO Empty Re: TERREMOTO IN ABRUZZO

    Messaggio  chica Sab Apr 11, 2009 10:46 am

    ragazzi se potete inviate vestiti o qualsiasi altra cosa , io ora so dove mandare tutto quello che non entra in questa casa .....

    Contenuto sponsorizzato


    TERREMOTO IN ABRUZZO Empty Re: TERREMOTO IN ABRUZZO

    Messaggio  Contenuto sponsorizzato


      La data/ora di oggi è Gio Mag 16, 2024 5:39 pm