OMICIDIO A CATANZARO, UNA LITE PER SCHERZO DI CARNEVALE
di Ezio De Domenico
CATANZARO - Uno scherzo di carnevale finito in tragedia. L'assassinio ieri sera a Catanzaro di Massimiliano Citriniti, di 24 anni, studente iscritto alla facolta' di ingegneria dell'Universita' della Calabria, e' un dramma cui nessuno, al momento, sa darsi una spiegazione. Citriniti e' stato assassinato nel sottopassaggio di un centro commerciale nel rione Fortuna, sulla strada per il mare, davanti a decine di persone. Una coltellata al cuore, una soltanto, e la sua vita si e' spenta in pochi minuti. Ad uccidere Citriniti sarebbero stati due nomadi, Gianluca Passalacqua, di 23 anni, e V.B., di 17.
I due sono stati fermati dalla Squadra mobile. L'accusa nei loro confronti e' omicidio volontario, aggravato dai futili motivi. Un'accusa che rende perfettamente quanto e' accaduto ieri sera nel centro commerciale del rione Fortuna: cosa puo' esserci di piu' futile, infatti, per arrivare ad uccidere un giovane di 24 anni, che un banale scherzo di Carnevale? I fatti sono stati ricostruiti nel giro di poche ore dagli investigatori della Squadra mobile di Catanzaro, che hanno dovuto fare i conti con l'omerta' delle decine di persone che hanno assistito all'omicidio ma che non hanno voluto fornire agli investigatori alcuna collaborazione.
L'errore di Massimiliano Citriniti e' stato di spruzzare il contenuto di una bomboletta spray del tipo usato per gli scherzi di Carnevale addosso a V.B, che non conosceva neppure. Un gesto banale cui il minore avrebbe potuto replicare magari con qualche lamentela. Ieri sera, invece, i fatti sono andati diversamente, fino a culminare nella tragedia. V.B. ha reagito allo spruzzo della schiuma con uno schiaffo contro Citriniti. Ne e' seguita una rissa in cui sono rimasti coinvolti anche gli amici che accompagnavano i due giovani. Proprio mentre era in corso un corpo a corpo tra Citriniti e V.B, il minore ha estratto di tasca un coltello ed ha colpito mortalmente lo studente universitario, mentre le tante persone presenti si davano alla fuga.
Citriniti e' stato portato in ospedale, ma i medici hanno capito che per lui non c'era nulla da fare. Il giovane e' spirato mezz'ora dopo il ricovero. C'e' voluta molta attenzione e professionalita' da parte della Polizia, lottando contro l'omerta' generale, per ricostruire fatti e responsabilita'. Una decina di persone, di cui e' stata accertata la presenza sul luogo dell'omicidio, grazie ad informazioni e confidenze di vario tipo, sono state portate subito in Questura e tra loro sono stati identificati gli assassini di Citriniti.
Un lavoro investigativo che ha trovato subito il riscontro con l'emissione dei due provvedimenti di fermo da parte dei magistrati. Resta, adesso, la sensazione terribile di una vita spezzata in un attimo per motivi assurdi. Il Rettore dell'Universita' della Calabria ed il Preside di ingegneria hanno espresso sgomento, mentre il capoluogo calabrese, tradizionalmente lontano da fatti di cronaca nera, si interroga su quello che sta succedendo. I tanti amici dello studente sono rimasti tutto il giorno nell'obitorio dell'ospedale di Catanzaro, chiusi in un silenzio fatto di incredulita' e sofferenza.
di Ezio De Domenico
CATANZARO - Uno scherzo di carnevale finito in tragedia. L'assassinio ieri sera a Catanzaro di Massimiliano Citriniti, di 24 anni, studente iscritto alla facolta' di ingegneria dell'Universita' della Calabria, e' un dramma cui nessuno, al momento, sa darsi una spiegazione. Citriniti e' stato assassinato nel sottopassaggio di un centro commerciale nel rione Fortuna, sulla strada per il mare, davanti a decine di persone. Una coltellata al cuore, una soltanto, e la sua vita si e' spenta in pochi minuti. Ad uccidere Citriniti sarebbero stati due nomadi, Gianluca Passalacqua, di 23 anni, e V.B., di 17.
I due sono stati fermati dalla Squadra mobile. L'accusa nei loro confronti e' omicidio volontario, aggravato dai futili motivi. Un'accusa che rende perfettamente quanto e' accaduto ieri sera nel centro commerciale del rione Fortuna: cosa puo' esserci di piu' futile, infatti, per arrivare ad uccidere un giovane di 24 anni, che un banale scherzo di Carnevale? I fatti sono stati ricostruiti nel giro di poche ore dagli investigatori della Squadra mobile di Catanzaro, che hanno dovuto fare i conti con l'omerta' delle decine di persone che hanno assistito all'omicidio ma che non hanno voluto fornire agli investigatori alcuna collaborazione.
L'errore di Massimiliano Citriniti e' stato di spruzzare il contenuto di una bomboletta spray del tipo usato per gli scherzi di Carnevale addosso a V.B, che non conosceva neppure. Un gesto banale cui il minore avrebbe potuto replicare magari con qualche lamentela. Ieri sera, invece, i fatti sono andati diversamente, fino a culminare nella tragedia. V.B. ha reagito allo spruzzo della schiuma con uno schiaffo contro Citriniti. Ne e' seguita una rissa in cui sono rimasti coinvolti anche gli amici che accompagnavano i due giovani. Proprio mentre era in corso un corpo a corpo tra Citriniti e V.B, il minore ha estratto di tasca un coltello ed ha colpito mortalmente lo studente universitario, mentre le tante persone presenti si davano alla fuga.
Citriniti e' stato portato in ospedale, ma i medici hanno capito che per lui non c'era nulla da fare. Il giovane e' spirato mezz'ora dopo il ricovero. C'e' voluta molta attenzione e professionalita' da parte della Polizia, lottando contro l'omerta' generale, per ricostruire fatti e responsabilita'. Una decina di persone, di cui e' stata accertata la presenza sul luogo dell'omicidio, grazie ad informazioni e confidenze di vario tipo, sono state portate subito in Questura e tra loro sono stati identificati gli assassini di Citriniti.
Un lavoro investigativo che ha trovato subito il riscontro con l'emissione dei due provvedimenti di fermo da parte dei magistrati. Resta, adesso, la sensazione terribile di una vita spezzata in un attimo per motivi assurdi. Il Rettore dell'Universita' della Calabria ed il Preside di ingegneria hanno espresso sgomento, mentre il capoluogo calabrese, tradizionalmente lontano da fatti di cronaca nera, si interroga su quello che sta succedendo. I tanti amici dello studente sono rimasti tutto il giorno nell'obitorio dell'ospedale di Catanzaro, chiusi in un silenzio fatto di incredulita' e sofferenza.