Un uomo è un libro scritto da Oriana Fallaci e pubblicato nel 1979. In questo libro, la scrittrice narra la storia di Alekos Panagulis, l'uomo che finì lei stessa per amare.
Trama
La storia prende avvio dal tentativo di uccidere il tiranno della Grecia Georgios Papadopoulos da parte di Panagulis. Il tentativo fallisce e questi viene dapprima torturato, poi condannato a morte. Tuttavia, la sentenza non viene mai eseguita. Panagulis tenta più volte di evadere dal carcere di Boiati, dove è stato rinchiuso, ma tutti i tentativi vanno a vuoto. Negli ultimi due anni di permanenza nel carcere è costretto a stare in una cella di pochi metri quadrati. Uscito dal carcere per via di una grazia concessagli, incontra appunto la Fallaci che si è recata a fargli visita per intervistarlo.
Da quell'incontro, prende avvio la loro storia d'amore. Panagulis non rinuncia, durante il libro, a progetti sovversivi contro il tiranno, ma non riesce a metterne in pratica nessuno. Dopo aver preso atto che restare in Grecia è rischioso, i due scappano in Italia con una fuga rocambolesca. Lì, cercano aiuto nei politici italiani ed europei nel vano tentativo di rovesciare il dittatore greco. In Italia matura definitivamente l'amore tra Panagulis e la Fallaci, tant'è che lei rimane incinta ma perde il bambino in un litigio proprio con lui. La storia d'amore attraversa fasi alterne di idilliaca gioia e di allontanarsi dei due.
Successivamente, il dittatore Papadopoulos cade e Panagulis rientra in patria per entrare a far parte di un partito politico, l'Unione del Centro - Nuove forze, grazie al quale riesce a farsi eleggere deputato, ma lui, da sempre anticonformista, non riesce a restare entro le logiche di partito e finirà per diventare indipendente e dedicherà gli ultimi anni della sua vita a cercare di rovesciare colui che viene definito il nuovo Papadopulos, ovvero il ministro della difesa Evangelos Averrof. Quando Panagulis riesce a provare l'implicazione del ministro nei vari Golpe che si erano succeduti, fu ucciso da dei sicari in un incidente stradale. Negli ultimi mesi della sua vita, Panagulis insistette con la scrittrice affinché lei scrivesse un libro sulla sua vita, una volta morto
Trama
La storia prende avvio dal tentativo di uccidere il tiranno della Grecia Georgios Papadopoulos da parte di Panagulis. Il tentativo fallisce e questi viene dapprima torturato, poi condannato a morte. Tuttavia, la sentenza non viene mai eseguita. Panagulis tenta più volte di evadere dal carcere di Boiati, dove è stato rinchiuso, ma tutti i tentativi vanno a vuoto. Negli ultimi due anni di permanenza nel carcere è costretto a stare in una cella di pochi metri quadrati. Uscito dal carcere per via di una grazia concessagli, incontra appunto la Fallaci che si è recata a fargli visita per intervistarlo.
Da quell'incontro, prende avvio la loro storia d'amore. Panagulis non rinuncia, durante il libro, a progetti sovversivi contro il tiranno, ma non riesce a metterne in pratica nessuno. Dopo aver preso atto che restare in Grecia è rischioso, i due scappano in Italia con una fuga rocambolesca. Lì, cercano aiuto nei politici italiani ed europei nel vano tentativo di rovesciare il dittatore greco. In Italia matura definitivamente l'amore tra Panagulis e la Fallaci, tant'è che lei rimane incinta ma perde il bambino in un litigio proprio con lui. La storia d'amore attraversa fasi alterne di idilliaca gioia e di allontanarsi dei due.
Successivamente, il dittatore Papadopoulos cade e Panagulis rientra in patria per entrare a far parte di un partito politico, l'Unione del Centro - Nuove forze, grazie al quale riesce a farsi eleggere deputato, ma lui, da sempre anticonformista, non riesce a restare entro le logiche di partito e finirà per diventare indipendente e dedicherà gli ultimi anni della sua vita a cercare di rovesciare colui che viene definito il nuovo Papadopulos, ovvero il ministro della difesa Evangelos Averrof. Quando Panagulis riesce a provare l'implicazione del ministro nei vari Golpe che si erano succeduti, fu ucciso da dei sicari in un incidente stradale. Negli ultimi mesi della sua vita, Panagulis insistette con la scrittrice affinché lei scrivesse un libro sulla sua vita, una volta morto