NUOVE VIOLENZE SESSUALI, MISURE ANTISTUPRO IN CDM
ROMA - A Milano altro episodio di violenza sessuale, a Roma è caccia aperta ai responsabili delle violenze ai danni di due ragazzi, ieri sera nel parco della Caffarella. Il ripetersi degli episodi di violenza sessuale, e il diffondersi dell'idea della giustizia fai-da-te, hanno portato oggi ad una prima risposta politica: un provvedimento legislativo che impedirà la concessione degli arresti domiciliari a chi è accusato di stupro, e la possibilità per i sindaci di utilizzare volontari per il controllo del territorio.
CACCIA APERTA A ROMA E MILANO AI VIOLENTATORI - Sono stati ascoltati per quasi tutto il pomeriggio dagli investigatori della squadra mobile di Roma i due ragazzini di 14 e 16 anni, lui aggredito e lei violentata ieri sera nel parco della Caffarella. Pronto l'identikit dei due uomini, stranieri dell'est europeo. Ad uno dei due aggressori, con grandi sforzi, i due ragazzini hanno tentato di dare un volto: lo hanno descritto scuro e con i capelli lunghi. Oggi nuovo sopralluogo della polizia scientifica nel luogo della violenza. Trascinati dai due violentatori, i due ragazzi hanno dovuto camminare per dieci minuti prima di giungere sul luogo della violenza, un anfratto pieno di rifiuti e coperto da fitta vegetazione. Tensione nel quartiere, dove si parla di ronde notturne e di vigilanza affidata ai cittadini. A Milano, è stata una studentessa di 21 anni, di origini boliviane, a subire la scorsa notte una violenza sessuale. All'uscita da una discoteca, nella zona dei "Magazzini generali", mentre attendeva un amico, la ragazza è stata avvicinata da un uomo, descritto come nordafricano, che l'ha caricata a forza su una macchina, l'ha portata in una zona appartata nel parco Forlanini, e l'ha stuprata. La ragazza, dopo la violenza, è riuscita a dare l'allarme, mentre l' uomo fuggiva.
ALFANO AVVIA ACCERTAMENTI SU BOLOGNA - Lei è sconvolta, fredda e ammutolita. Lui è in cella di isolamento nell'infermeria del carcere di Bologna e risponde agli agenti solo con cenni del capo. Sono passate due notti dalla violenza che il presunto tunisino di 33 anni, che ha detto di chiamarsi Jamel Moamid, ha inflitto a una ragazzina di 15 anni nel parco di fronte casa, alla periferia di Bologna. Ma per chiarire perché un clandestino scarcerato un mese fa si trovasse lì l'altra sera, il ministro della giustizia Angelino Alfano ha chiesto accertamenti preliminari ai suoi ispettori. Il Guardasigilli ha chiesto l'acquisizione di tutta la documentazione, in particolare del provvedimento con cui il tribunale delle libertà di Bologna, lo scorso 15 gennaio, ha revocato la custodia cautelare in carcere a Jamel Moamid.
LE POLEMICHE POLITICHE - Gasparri (Pdl) chiede "mano ferma" con i clandestini e con gli stupratori, il ministro Brunetta si chiede se non ci siano "troppi corpi di polizia,spesso non coordinati",per Cota (Lega) servono condanne ed espulsioni, Cicchitto (Pdl) si augura che la magistratura sia inflessibile. Per il sindaco di Roma, Alemanno, "bisogna dare segnali forti rispetto a questi reati di fortissimo allarme sociale". E la maggioranza annuncia la presentazione di un provvedimento al prossimo cdm. Dall'opposizione arriva una sostanziale proposta di collaborazione da parte di Minniti, ministro ombra dell'Interno, mentre Di Pietro non manca di sottolineare come con il ddl sarebbe impossibile usare le intercettazioni nelle indagini per i casi di violenza sessuale. L'ex ministro Melandri parla di un "bollettino di guerra", mentre Enzo Bianco definisce "sconcertante" l'azione di governo in materia di sicurezza.
LE MISURE DEL GOVERNO - Un provvedimento, probabilmente un decreto, che anticipa alcune misure contenute nel disegno di legge sicurezza approvato dal Senato, tra cui quella che esclude la possibilità della concessione degli arresti domiciliari a chi è accusato di stupro. Il provvedimento, che sarà presentato al prossimo consiglio dei ministri, rende obbligatoria la custodia cautelare in carcere, per chi commette questo tipo di reati. Nello stesso decreto anche la possibilità per i sindaci di utilizzare volontari, non armati, per il controllo del territorio. Il dl dovrebbe prevedere poi il gratuito patrocinio per le vittime di violenza, e l'aumento degli organici delle forze dell'ordine, in particolare la Polizia, compatibilmente con le disponibilità finanziarie. Ma l'Anm osserva che si introdurrebbe "un rischioso doppio binario nel processo penale" e che ci si limita a intervenire solo sulla fase cautelare.
ROMA - A Milano altro episodio di violenza sessuale, a Roma è caccia aperta ai responsabili delle violenze ai danni di due ragazzi, ieri sera nel parco della Caffarella. Il ripetersi degli episodi di violenza sessuale, e il diffondersi dell'idea della giustizia fai-da-te, hanno portato oggi ad una prima risposta politica: un provvedimento legislativo che impedirà la concessione degli arresti domiciliari a chi è accusato di stupro, e la possibilità per i sindaci di utilizzare volontari per il controllo del territorio.
CACCIA APERTA A ROMA E MILANO AI VIOLENTATORI - Sono stati ascoltati per quasi tutto il pomeriggio dagli investigatori della squadra mobile di Roma i due ragazzini di 14 e 16 anni, lui aggredito e lei violentata ieri sera nel parco della Caffarella. Pronto l'identikit dei due uomini, stranieri dell'est europeo. Ad uno dei due aggressori, con grandi sforzi, i due ragazzini hanno tentato di dare un volto: lo hanno descritto scuro e con i capelli lunghi. Oggi nuovo sopralluogo della polizia scientifica nel luogo della violenza. Trascinati dai due violentatori, i due ragazzi hanno dovuto camminare per dieci minuti prima di giungere sul luogo della violenza, un anfratto pieno di rifiuti e coperto da fitta vegetazione. Tensione nel quartiere, dove si parla di ronde notturne e di vigilanza affidata ai cittadini. A Milano, è stata una studentessa di 21 anni, di origini boliviane, a subire la scorsa notte una violenza sessuale. All'uscita da una discoteca, nella zona dei "Magazzini generali", mentre attendeva un amico, la ragazza è stata avvicinata da un uomo, descritto come nordafricano, che l'ha caricata a forza su una macchina, l'ha portata in una zona appartata nel parco Forlanini, e l'ha stuprata. La ragazza, dopo la violenza, è riuscita a dare l'allarme, mentre l' uomo fuggiva.
ALFANO AVVIA ACCERTAMENTI SU BOLOGNA - Lei è sconvolta, fredda e ammutolita. Lui è in cella di isolamento nell'infermeria del carcere di Bologna e risponde agli agenti solo con cenni del capo. Sono passate due notti dalla violenza che il presunto tunisino di 33 anni, che ha detto di chiamarsi Jamel Moamid, ha inflitto a una ragazzina di 15 anni nel parco di fronte casa, alla periferia di Bologna. Ma per chiarire perché un clandestino scarcerato un mese fa si trovasse lì l'altra sera, il ministro della giustizia Angelino Alfano ha chiesto accertamenti preliminari ai suoi ispettori. Il Guardasigilli ha chiesto l'acquisizione di tutta la documentazione, in particolare del provvedimento con cui il tribunale delle libertà di Bologna, lo scorso 15 gennaio, ha revocato la custodia cautelare in carcere a Jamel Moamid.
LE POLEMICHE POLITICHE - Gasparri (Pdl) chiede "mano ferma" con i clandestini e con gli stupratori, il ministro Brunetta si chiede se non ci siano "troppi corpi di polizia,spesso non coordinati",per Cota (Lega) servono condanne ed espulsioni, Cicchitto (Pdl) si augura che la magistratura sia inflessibile. Per il sindaco di Roma, Alemanno, "bisogna dare segnali forti rispetto a questi reati di fortissimo allarme sociale". E la maggioranza annuncia la presentazione di un provvedimento al prossimo cdm. Dall'opposizione arriva una sostanziale proposta di collaborazione da parte di Minniti, ministro ombra dell'Interno, mentre Di Pietro non manca di sottolineare come con il ddl sarebbe impossibile usare le intercettazioni nelle indagini per i casi di violenza sessuale. L'ex ministro Melandri parla di un "bollettino di guerra", mentre Enzo Bianco definisce "sconcertante" l'azione di governo in materia di sicurezza.
LE MISURE DEL GOVERNO - Un provvedimento, probabilmente un decreto, che anticipa alcune misure contenute nel disegno di legge sicurezza approvato dal Senato, tra cui quella che esclude la possibilità della concessione degli arresti domiciliari a chi è accusato di stupro. Il provvedimento, che sarà presentato al prossimo consiglio dei ministri, rende obbligatoria la custodia cautelare in carcere, per chi commette questo tipo di reati. Nello stesso decreto anche la possibilità per i sindaci di utilizzare volontari, non armati, per il controllo del territorio. Il dl dovrebbe prevedere poi il gratuito patrocinio per le vittime di violenza, e l'aumento degli organici delle forze dell'ordine, in particolare la Polizia, compatibilmente con le disponibilità finanziarie. Ma l'Anm osserva che si introdurrebbe "un rischioso doppio binario nel processo penale" e che ci si limita a intervenire solo sulla fase cautelare.