I vibratori, in modo particolare i meno tecnologici dildo accompagnano la sessualità umana da millenni. La data esatta della loro comparsa è incerta. Un fallo verde, con ogni probabilità utilizzato come dildo, risale, secondo gli esperti, a 4000 anni fa. Attualmente è esposto al Museo dell'Antica Cultura Sessuale nei pressi di Shanghai.
Il vibratore a energia elettrica fu inventato negli anni 1880 da medici che per secoli avevano apparentemente curato le donne dall'isteria facendo ciò che oggi conosciamo come masturbazione.
Al tempo comunque, non solo i dottori erano convinti che la stimolazione vaginale non avesse nulla a che fare con il sesso, ma erano convinti che fosse una pratica lunga e faticosa; il vibratore rese il compito più semplice e veloce, diventando in breve alquanto popolare tra i dottori. Cominciarono ad apparire versioni casalinghe che divennero in breve altrettanto popolari, con pubblicità in numerose riviste e cataloghi per donne. Questi sparirono negli anni 1920, quando l'apparizione dei vibratori nella pornografia rese impossibile per la società evitare di riconoscere le connotazioni sessuali dell'oggetto. Nella loro più comune forma di "massaggiatori per il corpo", vennero venduti milioni di vibratori sia a uomini sia a donne.
I vibratori spesso permettono alle donne di raggiungere l'orgasmo più velocemente e facilmente, mentre non necessariamente sono in grado di realizzare orgasmi più forti di quelli prodotti dalla semplice stimolazione manuale. Sono a volte raccomandati da sessuologi alle donne che hanno difficoltà a raggiungere l'orgasmo in altri modi. Le coppie a volte li usano per aumentare il piacere di uno o di entrambi i partner.
Un sondaggio compiuto nel 2006, affermò che il 46% delle donne possiede un vibratore.